Due generazioni, un solo orizzonte.
In un tempo che spesso ci racconta divisi, GenFlow ha fatto il contrario: ha unito. Due giornate dense di pensieri, storie e ispirazioni in cui giovani e senior si sono ritrovati nella stessa stanza, con obiettivi comuni, linguaggi diversi e la voglia di ascoltarsi davvero.
Alessandro Rosina ha aperto l’evento tracciando un quadro chiaro e lucido dell’evoluzione demografica degli ultimi decenni.
Con il suo intervento ha offerto alla platea una lettura profonda e accessibile del modo in cui le generazioni si influenzano e si ereditano, sottolineando che il futuro non è qualcosa che semplicemente accade, ma che si costruisce anche attraverso il dialogo intergenerazionale.
A seguire, Luca Mazzucchelli con il suo approccio diretto e coinvolgente ha parlato della responsabilità individuale, dell’importanza di scegliere attivamente la direzione da prendere. “Prendi quella decisione”.
Un’energia concreta che ha acceso i pensieri e le intenzioni di chi ascoltava.
La seconda giornata ha portato sul palco due voci della vela italiana che, pur provenendo da generazioni diverse, hanno parlato la stessa lingua: quella della collaborazione, della fiducia reciproca e della forza del gruppo.
Giancarlo Pedote ha raccontato quanto anche un navigatore solitario debba il proprio percorso a una rete solida di persone.
La preparazione, la condivisione degli obiettivi e il sostegno del team sono ciò che rende possibile affrontare sfide estreme.
Per raggiungere grandi risultati, serve una squadra che ci creda quanto te.
Giulia Fava, giovane trimmer di Luna Rossa, ha mostrato che il vero valore di un team sta nell’ascolto, nella sincronizzazione dei ruoli e nella capacità di restare lucidi anche sotto pressione.
Insieme, Pedote e Fava hanno tracciato una rotta comune: quella che unisce persone, esperienze e generazioni per arrivare lontano.
A chiudere l’evento, un quiz live ha coinvolto tutti i partecipanti in un momento leggero ma significativo.
Attraverso le risposte emerse, abbiamo “visto” la platea: una vera fusione di generazioni.
Gen Flow si è chiuso con una consapevolezza condivisa: per costruire un presente e un futuro migliori non serve una generazione che prevale sull’altra, ma una conversazione che le unisce.
Una conversazione aperta, costruttiva, continua.
Perché il vero flow nasce dall’incontro, non dallo scontro.
